Le schede anagrafiche piloti  

  Dati Anagrafici Clay Regazzoni

Nazionalità

Svizzera

Data di Nascita

5 Settembre 1939

Luogo di nascita

Mendrisio, Lugano (Svizzera)

Morto 15 dicembre 2006 (autostrada A1 Parma La Spezia)

 Carriera con la Ferrari

Stagioni

6 (1970-1971-1972-1974-1975-1976)

GP disputati

73

Gran premi vinti

4 (Italia 70, Germania 74, Italia 75, USA West 76)

Secondi posti

11

Terzi posti

8

Quarti posti

8

Quinti posti

4

Sesti posti

3

Titoli mondiali vinti

-

Pole position

5 (Messico 70, Gran Bretagna 71, Argentina 73, Belgio 74, USA West 76)

Risultati nel campionato del mondo F1 con la Ferrari

1970 (Ferrari 312B)

3° (33 punti)

1971 (Ferrari 312B)

7° (13 punti)

1972 (Ferrari 312B2)

6° (15 punti)

1974 (Ferrari 312B3)

2° (52 punti)

1975 (Ferrari 312B3)

5° (25 punti)

1976 (Ferrari 312T)

5° (31 punti)

Profilo:

Spinto dall'amico Silvio Moser, all'età di 24 anni debutta nel 1963 disputando alcune cronoscalate con un Austin Sprite 950, proseguendo l'anno successivo con una Mini Cooper S 1070[3] e salendo in Formula 3 con una Brabham-Ford nel 1965 e disputando la sua prima gara di Formula 2 nel 1966 a Siracusa sempre con una Brabham, dove coglie la pole position[5]. Nel 1967 continua in Formula 3, passando alla Tecno e vincendo il XV Gran Premio de Espanã per F2 e F3 a Jarama e diventando vicecampione europeo nella Coppa Europa disputatasi in gara unica ad Hockenheim, piazzamento che consegnò la Coppa delle Nazioni alla Svizzera

L'anno seguente Regazzoni disputa varie gare in F3, facendo stavolta sua la Coppa Europa ad Hockenheim, contribuendo con questa vittoria alla seconda affermazione consecutiva della Svizzera nella Coppa delle Nazioni[9], e salvandosi miracolosamente in un incidente occorsogli al Gran Premio di Monaco di F.3: all'uscita della chicane dopo il tunnel, Regazzoni perde il controllo della sua Tecno 68 andando a sbattere violentemente contro le barriere. Le ridotte dimensioni della sua vettura fanno si che essa si infili sotto il gurd-rail, con la lama di metallo che passa sopra l'abitacolo. Fortunatamente lo svizzero si accuccia istintivamente, riuscendo ad abbassarsi quel tanto che gli basta per evitare la decapitazione e la vettura si ferma quando il roll bar dietro la sua testa va a incastrarsi sotto la barriera

Il suo impegno principale è però il Campionato Europeo di Formula 2 con lo stesso team, dove salta tre delle nove gare e conquista due podi, per poi terminare la stagione in Sudamerica disputando la XVII Temporada Argentina, sempre con la Tecno di F2

Nel 1969 è ancora nel Campionato europeo di Formula 2 e comincia la stagione con la Ferrari Dino 166, ritornando a metà campionato sulla Tecno 68-Cosworth FVA e con quest'ultima conquista il suo miglior risultato, il quarto posto al Gran Premio di Enna; ma l'anno della sua definitiva affermazione è il 1970, quando diventa Campione europeo di Formula 2 con la Tecno, vincendo quattro delle otto gare della serie e riuscendo solo alla penultima gara (grazie al regolamento sugli "scarti") ad avere la meglio su un regolarissimo Derek Bell[12]. Partecipa anche alla 24 Ore di Le Mans 1970[13], la sua prima gara con le vetture sport, al volante della Ferrari 512 S ufficiale in coppia con Arturo Merzario nell'anno dello scontro frontale Ferrari-Porsche. Merzario aveva mantenuto la loro vettura tra le prime posizioni fino al cambio, quando Regazzoni fu costretto al ritiro dopo sole due ore di gara a causa dell'incidente sotto la pioggia con la 512 S Reine Wisell, che procedeva lentamente in pista dopo un'uscita di strada[14] probabilmente causata da un'incomprensione con Andrea De Adamich a bordo di una Alfa Romeo T33/3.

In seguito avrebbe ancora partecipato a gare del Campionato Mondiale Marche con la Ferrari 312 PB nel 1971 e '72], vincendo nel 1972 la 1000 km di Monza in coppia con Jacky Ickx[17] e la 9 Ore di Kyalami in coppia con Arturo Merzario[18][19] (fuori campionato), contribuendo al successo della Scuderia Ferrari. Nel 1973 fu ingaggiato dall'Autodelta e con la nuova Alfa Romeo Tipo 33 TT/12 disputò la Targa Florio, la 1000 km del Nürburgring e la 1000 km di Zeltweg, ma un incidente in prova nella gara siciliana (dove l'equipaggio Regazzoni/Facetti aveva ottenuto il terzo tempo in qualifica) e due ritiri nelle altre due gare chiusero la parentesi con la casa milanese[16]. Prese anche parte ad alcune gare del Campionato ProCar del 1979.

La Formula 1

Ferrari 312T

Pilota caratterizzato da un talento istintivo e da un notevole coraggio, Regazzoni fece un debutto sensazionale con la Scuderia Ferrari nel 1970, aggiudicandosi dopo sole quattro gare il Gran Premio d'Italia e terminando il campionato al terzo posto assoluto, alle spalle del compagno di squadra Jacky Ickx e di Jochen Rindt, unico campione del mondo alla memoria.

Nel biennio successivo, a causa dello stato di crisi in cui versa la Scuderia Ferrari, ottiene magri risultati, salendo sul podio solo quattro volte e ottenendo una sola pole position. Si accorda quindi con la BRM per il 1973, facendo squadra con Jean-Pierre Beltoise e con Niki Lauda. Proprio con quest'ultimo farà ritorno alla Ferrari l'anno successivo, suggerendone l'ingaggio a Enzo Ferrari e formando con il direttore sportivo Luca Cordero di Montezemolo e il direttore tecnico Mauro Forghieri la base del gruppo che riporterà la scuderia di Maranello ai vertici mondiali. In un triennio la coppia di piloti di della scuderia di Maranello si aggiudicò il Campionato Mondiale del 1975 con Lauda e sfiorò altre due volte il titolo: nel 1974 Regazzoni, dopo essere arrivato a pari punti con Emerson Fittipaldi alla vigilia dell'ultima gara dovette arrendersi al brasiliano a causa di problemi alle sospensioni[1] perdendo per soli tre punti, mentre nel 1976 l'austriaco fu sconfitto da James Hunt per un solo punto nel controverso Gran Premio del Giappone

Mal sopportando l'essere considerato lo scudiero di Lauda e dopo il definitivo deterioramento dei rapporti con la sua squadra, Clay cerca un nuovo ingaggio e, in seguito al fallito accordo con la Brabham dovuto al veto posto da Carlos Pace[1], passa alla neonata Ensign nel 1977 e poi alla Shadow nel 1978, Regazzoni sarà protagonista di un paio di stagioni incolori fino al 1979, anno in cui Frank Williams lo assunse nella sua squadra a fare coppia con Alan Jones. Regazzoni regalò alla squadra inglese la sua prima vittoria a Silverstone e diversi buoni piazzamenti (memorabile la piazza d'onore conquistata a Montecarlo, partendo dalle ultimissime file dello schieramento), ma nonostante questo fu allontanato in favore di Carlos Reutemann a fine stagione, che già aveva preso il suo posto nel 1977 alla Ferrari.

Tornato all'Ensign, la carriera di Regazzoni terminò in seguito ad un incidente sul circuito di Long Beach nel 1980. La sua vettura uscì di pista al 51o giro a causa di un'avaria all'impianto frenante[1] e si schiantò a 270 km/h contro la Brabham di Ricardo Zunino che era rimasta abbandonata dai commissari nella via di fuga dopo il ritiro dell'argentino. Le gravissime ferite che il pilota riportò alle gambe e alla spina dorsale lo resero per sempre paraplegico, e un successivo intervento risolutore ne peggiorò ancor di più le condizioni. Regazzoni, pur costretto su una sedia a rotelle, non abbandonò il mondo dei motori partecipando ad alcune gare rallystiche su vetture con comandi modificati per l'occasione, e rivelandosi commentatore sportivo, oltre che promotore dell'inserimento dei disabili nello sport.
Un accurato resoconto della sua vita si può trovare nell'autobiografia È questione di cuore, pubblicata a metà anni ottanta.

L'incidente fatale

Regazzoni perderà la vita il 15 dicembre 2006, lungo l'A1 all'altezza dello svincolo con l'A15 Parma-La Spezia. Secondo i risultati dell'autopsia, Regazzoni era deceduto alla guida a causa di un malore prima dell'incidente.

Vittorie in F1

Risultati completi in Formula 1

Anno Team Telaio Motore 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 CDM Punti
1970 Scuderia Ferrari SpA SEFAC Ferrari 312 B Ferrari 3.0 B12 SAF
 
SPA
 
MON
 
BEL
 
OLA
4
FRA
 
GBR
4
GER
Rit
AUT
2
ITA
1
CAN
2
USA
13
MES
2
        33
1971 Scuderia Ferrari SpA SEFAC Ferrari 312 B Ferrari 3.0 B12 SAF
3
SPA
Rit
                              13
Ferrari 312 B2     MON
Rit
OLA
3
FRA
Rit
GBR
Rit
GER
3
AUT
Rit
ITA
Rit
CAN
Rit
USA
6
           
1972 Scuderia Ferrari SpA SEFAC Ferrari 312 B2 Ferrari 3.0 B12 ARG
4
SAF
12
SPA
3
MON
Rit
OLA
Rit
FRA
 
GBR
 
GER
2
AUT
Rit
ITA
Rit
CAN
5
USA
8
          15
1973 Marlboro BRM BRM P160D BRM 3.0 V12 ARG
7
BRA
6
SAF
Rit
                            17° 2
BRM P160E       SPA
9
BEL
10
MON
Rit
SVE
9
FRA
12
GBR
7
OLA
8
GER
Rit
AUT
6
ITA
Rit
CAN
 
USA
8
   
1974 Scuderia Ferrari SpA SEFAC Ferrari 312 B3-74 Ferrari 3.0 B12 ARG
3
BRA
2
SAF
Rit
SPA
2
BEL
4
MON
4
SVE
Rit
OLA>
2
FRA
3
GBR
4
GER
1
AUT
5
ITA
Rit
CAN
2
USA
11
    52
1975 Scuderia Ferrari SpA SEFAC Ferrari 312 B3-74 Ferrari 3.0 B12 ARG
4
BRA
4
                              25
Ferrari 312 T     SAF
16
SPA
NC
MON
Rit
BEL
5
SVE
3
OLA
3
FRA
Rit
GBR
13
GER
Rit
AUT
7
ITA
1
USA
Rit
     
1976 Scuderia Ferrari SpA SEFAC Ferrari 312 T Ferrari 3.0 B12 BRA
7
SAF
Rit
USO
1
                            31
Ferrari 312 T2       SPA
11
BEL
2
MON
14
SVE
6
FRA
Rit
GBR
Rit
GER
9
AUT
 
OLA
2
ITA
2
CAN
6
USA
7
GIA
5
 
1977 Team Tissot Ensign Ensign N177 Ford Cosworth DFV 3.0 V8 ARG
6
BRA
Rit
SAF
9
USO
Rit
SPA
Rit
MON
NQ
BEL
Rit
SVE
7
FRA
7
GBR
NQ
GER
Rit
AUT
Rit
OLA
Rit
ITA
5
USA
5
CAN
Rit
GIA
Rit
17° 5
1978 Shadow Racing Team Shadow DN8 Ford Cosworth DFV 3.0 V8 ARG
15
BRA
5
SAF
NQ
USO
10
                          16° 4
Shadow DN9         MON
NQ
BEL
Rit
SPA
15
SVE
5
FRA
Rit
GBR
Rit
GER
NQ
AUT
NC
OLA
NQ
ITA
NC
USA
14
CAN
NQ
 
1979 Albilad-Saudia Racing Team Williams FW06 Ford Cosworth DFV 3.0 V8 ARG
10
BRA
15
SAF
9
USO
Rit
                          29 (32)
Williams FW07         SPA
Rit
BEL
Rit
MON
2
FRA
6
GBR
1
GER
2
AUT
5
OLA
Rit
ITA
3
CAN
3
USA
Rit
   
1980 Unipart Racing Team Ensign N180 Ford Cosworth DFV 3.0 V8 ARG
NC
BRA
Rit
SAF
9
USO
Rit
BEL
 
MON
 
FRA
 
GBR
 
GER
 
AUT
 
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ITA
 
CAN
 
USA
 
      - 0

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  Dati Anagrafici Mario Andretti

Nazionalità

Italia (naturalizzato statunitense)

Data di Nascita

28 febbraio 1940 Montona d'Istria

Stagioni

14 dal 1968-1972 -- 1974-1982

1981 Alfa Romeo (1971-1972-1982 Ferrari)

Titoli mondiali vinti 1 (1978 John Player Team Lotus)

GP disputati

128

Pole position

18

Gran premi vinti

12

Podi 19
Profilo:

E un ex pilota automobilistico italiano naturalizzato statunitense, attivo sia negli Stati Uniti, sia in Europa.

Nato in Istria, nel 1948 giunse in Toscana stabilendosi in un campo profughi di Lucca. Nel 1955 ottenne, insieme alla sua famiglia, il visto di ingresso per gli Stati Uniti e nel 1964 la cittadinanza americana cominciando a correre nella categoria USAC, categoria che nata dall'AAA e decaduta nella prima fase di vita della CART (1979-1995), si rivitalizzò riproponendosi sotto mutata nomenclatura, IRL (Indy Racing League) nel 1996. Ottiene subito risultati ottimi conquistando il titolo sia nel 1965 che nel 1966. Nel 1967 passa al campionato NASCAR, vincendo la 500 miglia di Daytona e nella categoria del Mondiale Marche, le vetture sport, per ben tre volte la 12 Ore di Sebring.

L'anno seguente fece il suo esordio in Formula 1 con la Lotus. Iscritto, non partecipa al Gran Premio d'Italia, conquistò la pole position nella sua prima apparizione al Gran Premio degli Stati Uniti. Anche nel 1969 corse con la Lotus per tre Gran Premi senza riuscire mai a vedere la bandiera a scacchi. Nella stagione affrontò anche il campionato USAC, che vinse, aggiudicandosi anche la 500 miglia di Indianapolis.

Nel 1970 passò alla March con cui corse 5 Gran Premi e conquistò il suo primo podio (terzo) nel Gran Premio di Spagna.

1971 Ingaggio Ferrari

Ferrari 312B2

Andretti ottenne subito la vittoria nel Gran Premio d'apertura in Sud Africa, condita con il giro più veloce. Anche nella stagione successiva il pilota italoamericano corse per il cavallino, ottenendo 4 vittorie in gare riservate per vetture sport.

Dopo un anno di riposo, il 1973, Andretti tornò alle corse nel '74 con una scuderia statunitense, la Parnelli. Con questa scuderia nel 1975 conquistò punti in Svezia (quarto) e Francia (quinto), nonché il giro più veloce in Spagna.

Dopo un gran premio con la Lotus (Brasile) e due con la Parnelli (Sud Africa e Gran Premio degli Stati Uniti-Est in cui conclude sesto), Andretti nel 1976 concluse la stagione con la scuderia di Champman. Ottenne una vittoria nell'ultima gara (Gran Premio del Giappone), interrompendo un digiuno per la casa inglese che durava da 31 gare; una pole position (sempre in Giappone) e due podi (Gran Premio del Canada e Gran Premio d'Olanda).

Nel 1977 la Lotus lanciò il modello 78, la prima vettura da Gran Premio che sfruttava l'effetto suolo. Andretti conquistò 4 vittorie, 7 pole, 4 giri veloci e chiuse terzo nel campionato mondiale.

Con il modello 79 la Lotus diventò imbattibile l'anno seguente, che incoronò Andretti Campione del mondo. Le 6 vittorie, i 3 giri più veloci e le 8 pole position dimostrano la superiorità del pilota italoamericano (agevolata anche dagli ordini di scuderia che imposero al suo compagno Ronnie Peterson di non attaccarlo) e della Lotus. La vittoria fu amara in quanto coincise con Gran Premio d'Italia durante il quale proprio il compagno Peterson morì per i postumi di un incidente al via della gara.

Le due rimanenti stagioni con la Lotus furono deludenti. Nel 1979 Andretti lottò per il titolo solo nelle prime gare, conquistando l'unico podio in Spagna.

Nel 1980 addirittura conquistò un solo punto all'ultima gara (Gran Premio degli Stati Uniti-Est).

Passò con l'Alfa Romeo l'anno seguente, conquistando un quarto posto nella gara d'esordio (Gran Premio degli Stati Uniti-Ovest). Chiuse la sua carriera in Formula 1 nel 1982, correndo un Gran Premio per la Williams e gli ultimi due per la Scuderia Ferrari, orfana di Didier Pironi. Il grande ritorno fu positivo: Andretti conquistò la pole position nel Gran Premio di Monza, chiudendo terzo e contribuendo alla vittoria del titolo costruttori della scuderia italiana.

Chiuse la sua carriera in Formula 1 a Las Vegas con un ritiro. In occasione del GP di Detroit edizione 1984 fu aggiunto dalla scuderia Renault come riserva, in qualità di potenziale sostituto di Tambay, il quale si era infortunato a Monaco a seguito di un incidente che aveva coinvolto anche il compagno di squadra del francese Warwick.

In carriera nella Formula 1 ha vinto in tutto 12 Gran Premi validi per il campionato del mondo, ha conquistato 180 punti e ha condotto in testa per 799 giri (3.577 km).

Abbandonata la Formula 1, continuò per molti anni nelle altre due massime serie a ruote scoperte, contando che il titolo USAC pur sempre continuava ad essere assegnato fino al 1995, computando la sola gara della 500 Miglia di Indianapolis. Vinse assieme alla scuderia Newmaan-Haas il titolo nel 1984. Dal 1983 al 1994 corse esclusivamente con la scuderia fondata dall'attore Paul Newman e da Carl Haas, che sarà coinvolto nel 1985 nel progetto 'Lola Beatrice' F1.

È capostipite di una vera e propria dinastia di piloti. Il figlio Michael è stato un campione CART (mentre la sua unica stagione in F1 - 1993 in McLaren - è stata molto negativa) così come sono stati o sono tuttora piloti professionisti l'altro figlio Jeff, il nipote John (figlio del fratello) e il figlio di Michael, Marco, che nell'inverno 2006 svolse dei test di Formula 1 con una Honda.

Dal 2005 ebbe l'onore di essere inserito nell'Automotive Hall of Fame che raggruppa le più importanti personalità distintesi in campo automobilistico. Nel 2006 è stato nominato commendatore della Repubblica Italiana. Nel 2007 è stato nominato sindaco del libero Comune di Montona in esilio.

Nella sua lunga e prestigiosa carriera ha corso 897 gare vincendone 111 e segnando 109 pole positions.

Vittorie in Formula 1

  • 1971:  Sudafrica - Ferrari 312B

  • 1976:  Giappone - Lotus 77-Cosworth DFV

  • 1977:  Stati Uniti-Ovest,  Spagna,  Francia,  Italia - Lotus 78-Cosworth DFV

  • 1978:  Argentina - Lotus 78,  Belgio,  Spagna,  Francia,  Germania,  Olanda - Lotus 79-Cosworth DFV

Risultati completi in Formula 1

Anno Team Telaio Motore 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 Pos Punti
1968 Gold Leaf Team Lotus Lotus 49B Ford Cosworth DFV 3.0 V8 SAF
 
SPA
 
MON
 
OLA
 
BEL
 
FRA
 
GBR
 
GER
 
ITA
 
CAN
 
USA
Rit
MES
 
          - 0
1969 Gold Leaf Team Lotus Lotus 49B Ford Cosworth DFV 3.0 V8 SAF
Rit
SPA
 
MON
 
OLA
 
FRA
 
GBR
 
                      - 0
Lotus 63 Ford Cosworth DFV 3.0 V8             GER
Rit
ITA
 
CAN
 
USA
Rit
MES
 
           
1970 STP Corporation March 701 Ford Cosworth DFV 3.0 V8 SAF
Rit
SPA
3
MON
 
BEL
 
OLA
 
FRA
 
GBR
Rit
GER
Rit
AUT
Rit
ITA
 
CAN
 
USA
 
MES
 
        16° 4
1971 Scuderia Ferrari Spa SEFAC Ferrari 312 B Ferrari 3.0 B12 SAF
1
SPA
Rit
MON
NQ
OLA
Rit
FRA
 
GBR
 
                      12
Ferrari 312 B2 Ferrari 3.0 B12             GER
4
AUT
 
ITA
 
CAN
13
USA
NP
           
1972 Scuderia Ferrari Spa SEFAC Ferrari 312 B2 Ferrari 3.0 B12 ARG
Rit
SAF
4
SPA
Rit
MON
 
BEL
 
FRA
 
GBR
 
GER
 
AUT
 
ITA
7
CAN
 
USA
6
          12° 4
1974 Vel's Parnelli Jones Racing Parnelli VPJ4 Ford Cosworth DFV 3.0 V8 ARG
 
BRA
 
SAF
 
SPA
 
BEL
 
MON
 
SVE
 
OLA
 
FRA
 
GBR
 
GER
 
AUT
 
ITA
 
CAN
7
USA
SQ
    - 0
1975 Vel's Parnelli Jones Racing Parnelli VPJ4 Ford Cosworth DFV 3.0 V8 ARG
Rit
BRA
7
SAF
17
SPA
Rit
MON
Rit
BEL
 
SVE
4
OLA
 
FRA
5
GBR
12
GER
10
AUT
Rit
ITA
Rit
USA
Rit
      14° 5
1976 John Player Team Lotus Lotus 77 Ford Cosworth DFV 3.0 V8 BRA
Rit
    SPA
Rit
BEL
Rit
MON
 
SVE
Rit
FRA
5
GBR
Rit
GER
12
AUT
5
OLA
3
ITA
Rit
CAN
3
USA
Rit
GIA
1
  22
Vel's Parnelli Jones Racing Parnelli VPJ4B Ford Cosworth DFV 3.0 V8   SAF
6
USO
Rit
                           
1977 John Player Team Lotus Lotus 78 Ford Cosworth DFV 3.0 V8 ARG
5
BRA
Rit
SAF
Rit
USO
1
SPA
1
MON
5
BEL
Rit
SVE
6
FRA
1
GBR
14
GER
Rit
AUT
Rit
OLA
Rit
ITA
1
USA
2
CAN
9
GIA
Rit
47
1978 John Player Team Lotus Lotus 78 Ford Cosworth DFV 3.0 V8 ARG
1
BRA
4
SAF
7
USO
2
MON
11
                        64
Lotus 79 Ford Cosworth DFV 3.0 V8           BEL
1
SPA
1
SVE
Rit
FRA
1
GBR
Rit
GER
1
AUT
Rit
OLA
1
ITA
6
USA
Rit
CAN
10
 
1979 Martini Racing Team Lotus Lotus 79 Ford Cosworth DFV 3.0 V8 ARG
5
BRA
Rit
SAF
4
USO
4
  BEL
Rit
    GBR
Rit
GER
Rit
AUT
Rit
OLA
Rit
ITA
5
CAN
10
USA
Rit
    12° 14
Lotus 80 Ford Cosworth DFV 3.0 V8         SPA
3
  MON
Rit
FRA
Rit
                 
1980 Team Essex Lotus Lotus 81 Ford Cosworth DFV 3.0 V8 ARG
Rit
BRA
Rit
SAF
12
USO
Rit
BEL
Rit
MON
7
FRA
Rit
GBR
Rit
GER
7
AUT
Rit
OLA
8
ITA
Rit
CAN
Rit
USA
6
      20° 1
1981 Marlboro Team Alfa Romeo Alfa Romeo 179C Alfa Romeo 3.0 V12 USO
4
BRA
Rit
ARG
8
MAR
Rit
BEL
10
MON
Rit
SPA
8
FRA
8
GBR
Rit
GER
9
AUT
Rit
OLA
Rit
ITA
Rit
CAN
7
LAS
Rit
    17° 3
1982 TAG Williams Team Williams FW07D Ford Cosworth DFV 3.0 V8 SAF
 
BRA
 
USO
Rit
MAR
 
BEL
 
MON
 
USA CAN
 
OLA
 
GBR
 
FRA
 
GER
 
AUT
 
SVI
 
      19° 4
Scuderia Ferrari Ferrari 126 C2 Ferrari 1.5 V6T                             ITA
3
LAS
Rit
 

Altre vittorie

Onorificenze

 

Riconoscimenti

  • Indianapolis 500 - Rookie of the Year nel 1965
  • Inserito nella Motor Sport Hall of Fame nel 1990
  • Inserito nella International Motor Sport Hall of Fame nel 2000
  • Inserito nella Automotive Hall of Fame nel 2005
  • FIA Gold Medal for Motor Sport nel 2007

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  Dati Anagrafici Niki Lauda

Nazionalità

Austriaca

Data di Nascita

22 Febbraio 1949

Luogo di nascita

Vienna (Austria)

 Carriera con la Ferrari

Stagioni

4 (1974-1975-1976-1977)

GP disputati

56

Gran premi vinti

15 (Spagna e Olanda 74; Montecarlo, Belgio, Svezia, Francia, USA 75; Brasile, Sud Africa, Belgio, Montecarlo e Gran Bretagna 76; Sud Africa, Germania e Olanda 77 )

Secondi posti

12

Terzi posti

5

Quarti posti

2

Quinti posti

4

Sesti posti

2

Titoli mondiali vinti

2 (1975-1977)

Pole position

23 (Sud Africa, Spagna, Montecarlo, Olanda, Francia, Gran Bretagna, Germania, Austria e Italia 74; Spagna, Montecarlo, Belgio, Olanda, Francia, Germania, Austria, Italia e USA 75; Belgio, Montecarlo e Gran Bretagna 76; USA West e Austria 77)

Risultati nel campionato del mondo F1 con la Ferrari

1974 (Ferrari 312 B3)

4° (38 punti)

1975 (Ferrari 312 B3)

1° (64.5 punti)

1976 (Ferrari 312 T)

2° (68 punti)

1977 (Ferrari 312 T2)

1° (72 punti)

Profilo:

Andreas Nikolaus Lauda è un ex pilota automobilistico austriaco di Formula 1, successivamente uomo d'affari e fondatore delle compagnie aeree Lauda Air e Niki, e dirigente sportivo.

E' stato tre volte Campione del mondo nel 1975 e 1977 con la Ferrari e nel 1984 con la McLaren. Ha disputato 171 Gran Premi vincendone 25 e segnando 24 pole-position e altrettanti giri veloci.

Lauda ha avuto una carriera sportiva di grandissimo livello, guidando in Formula 1 per la March, la BRM, per la Ferrari, per la Brabham e, infine, per la McLaren. Insieme a piloti quali Fangio, Moss, Clark, Stewart, Prost, Senna e Schumacher, viene considerato un fuoriclasse della Formula 1.

Gli inizi in Formula 1 (1971-1973)

Debutta in Formula 1 nel Gran Premio d'Austria del 1971 al volante di una March con cui correrà anche la stagione successiva senza mai ottorere punti iridati.

Nel 1973 corre con la BRM ed in Belgio conquista un ottimo quinto posto e suoi primi punti. Grazie alla bellissima prestazione nel successivo Gran Premio di Monaco viene notato da Enzo Ferrari che lo assumme nella sua Scuderia per la stagione 1974

Ferrari (1974-1977)

Ferrari 312T2

L'ingaggio fu favorito da Clay Regazzoni, suo compagno alla BRM nel 1973, che per il 1974 sarebbe tornato al volante della Ferrari, fatto che però provocò qualche polemica a causa dell'esclusione di Arturo Merzario e anche perché il pilota austriaco, a parte in occasione del gp di Monaco, non aveva fatto vedere molto altro.

Lauda si dimostrò però subito molto competitivo, cogliendo vittorie Spagna e Olanda e ben nove pole position, anche se fu Regazzoni a sfiorare il titolo mondiale fino all'ultima gara.

Nel 1975 la velocità di Niki, unita alla competitività della Ferrari 312T, rappresentarono un binomio quasi invincibile, che conquistò il titolo mondiale nella gara di Monza. La stagione successiva pareva avviarsi ad essere la naturale evoluzione della precedente, con una sequenza di vittorie e piazzamenti che sembravano lasciare pochi dubbi sull'esito finale del campionato. Il 1 agosto 1976, però, durante il Gran Premio di Germania, corso sul pericoloso circuito del Nürburgring, Lauda ebbe un gravissimo incidente, rimanendo intrappolato nella vettura in fiamme. Grazie al coraggio dei colleghi Harald Ertl, Guy Edwards e Arturo Merzario, riuscì a salvarsi, anche se le sue condizioni rimasero gravissime per diverso tempo, non tanto per le pur gravi ustioni subite dal pilota (ancora oggi il suo volto risulta sfigurato), quanto per aver inalato i velenosi fumi della benzina.

Mentre era lontano dalle piste, James Hunt fu in grado di recuperare gran parte dello svantaggio accumulato in campionato, proponendosi come principale avversario del pilota Ferrari. Lauda, mostrando grandissimo coraggio, tornò al volante dopo solo 40 giorni dall'incidente, al Gran Premio di Italia. Seppur martoriato dalle ferite, alcune addirittura ancora sanguinanti, Niki giunse 4° in gara, raccogliendo punti importanti per la lotta per il titolo. Il duello con Hunt proseguì fino all'ultima gara, il Gran Premio del Giappone sul circuito del Fuji. La gara venne corsa sotto una pioggia torrenziale, e Lauda, nel corso del secondo giro, preferì fermarsi ai box e ritirarsi per la pericolosità delle condizioni. Hunt proseguì ed ottenne il piazzamento necessario a vincere il titolo, con un punto soltanto di vantaggio sul ferrarista. Il comportamento di Lauda, peraltro comprensibile visto quanto successo poco tempo prima, gli attirò grosse critiche da parte della stampa italiana e da parte della Ferrari, cosa che compromise il rapporto fino a quel momento ottimale.

Nel 1977, ancora alla Ferrari, Lauda si dimostrò costante anche se non sempre vincente, ottenendo il secondo titolo con diverse gare d'anticipo. Questo risultato, unito alla definitiva rottura dei rapporti con la Ferrari, gli fece saltare le ultime gare, in cui la squadra italiana schierò Gilles Villeneuve, suo sostituto per il 1978.

Brabham (1978-1979)

Nel 1978 Lauda si trasferì alla Brabham-Alfa Romeo, che proponeva soluzioni tecniche di avanguardia. In quella stagione però c'erano scarse possibilità di successo contro le Lotus 79 ad effetto suolo, e Lauda ottenne solo due vittorie. La prima, in Svezia, fu ottenuta con la vettura dotata di un ventilatore per l'estrazione dell'aria dal fondo della vettura, subito messo al bando dalle autorità sportive, mentre la seconda arrivò al Gran Premio d'Italia, dopo la penalizzazione di Andretti e Villeneuve per partenza anticipata. Il 1979 fu ancora più avaro di soddisfazioni, con soli due piazzamenti nei punti ed una serie di ritiri per problemi tecnici; vinse il Gran Premio Dino Ferrari, non valido per il campionato, che si svolse a Imola la domenica seguente al Gran Premio d'Italia . Nel corso delle prove del successivo Gran Premio del Canada decise di ritirarsi dalla Formula 1.

Il primo ritiro (1979-1981)

Nel 1979 si ritira improvvisamente dalle corse per dedicarsi allo sviluppo della propria compagnia aerea, la Lauda Air.

McLaren (1982-1985)

Nel 1982 ritornò alle competizioni con la McLaren, tornando alla vittoria già dopo poche gare. Dopo aver contribuito alla fase di sviluppo del motore TAG-Porsche per la McLaren, nel 1984 conquistò il titolo mondiale contro il compagno di squadra Alain Prost, battuto a fine stagione per solo mezzo punto. La stagione successiva lo vide vittima di una serie di inconvenienti tecnici che lo convinsero ad annunciare il suo ritiro per fine stagione, già durante il Gran Premio d'Austria. Prima del definitivo ritiro, vinse comunque il Gran Premio d'Olanda.

Il secondo ritiro

Dopo il ritiro dalle competizioni attive, oltre ad occuparsi della propria compagnia aerea, ha svolto la professione di commentatore televisivo per emittenti di lingua tedesca, ed è stato consulente di diverse squadre, tra cui Ferrari e Jaguar, per quanto riguarda problemi organizzativi e gestione della squadra.

Risultati in F1

Anno Squadra Vettura Motore 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 CDM Punti
1971 STP March Racing Team March 711 Ford Cosworth DFV 3.0 V8 SAF SPA MON OLA FRA GBR GER AUT
Rit
ITA CAN USA             - 0
1972 STP March Racing Team March 721 Ford Cosworth DFV 3.0 V8 ARG
11
SAF
7
                              - 0
March 721X Ford Cosworth DFV 3.0 V8     SPA
Rit
MON
16
BEL
12
                       
March 721G Ford Cosworth DFV 3.0 V8           FRA
Rit
GBR
9
GER
Rit
AUT
10
ITA
13
CAN
SQ
USA
NC
         
1973 Marlboro-BRM BRM P160C BRM V12 ARG
Rit
BRA
8
                              18° 2
BRM P160D BRM 3.0 V12     SAF
Rit
                           
BRM P160E BRM 3.0 V12       SPA
Rit
BEL
5
MON
Rit
SVE
13
FRA
9
GBR
12
OLA
Rit
GER
Rit
AUT
NP
ITA
Rit
CAN
Rit
USA
Rit
   
1974 Scuderia Ferrari Ferrari 312B3 Ferrari 3.0 B12 ARG
2
BRA
Rit
SAF
16
SPA
1
BEL
2
MON
Rit
SVE
Rit
OLA
1
FRA
2
GBR
5
GER
Rit
AUT
Rit
ITA
Rit
CAN
Rit
USA
Rit
    38
1975 Scuderia Ferrari Ferrari 312B3 Ferrari 3.0 B12 ARG
6
BRA
5
                              64.5
Ferrari 312T Ferrari 3.0 B12     SAF
5
SPA
Rit
MON
1
BEL
1
SVE
1
OLA
2
FRA
1
GBR
8
GER
3
AUT
6
ITA
3
USA
1
     
1976 Scuderia Ferrari Ferrari 312T Ferrari 3.0 B12 BRA
1
SAF
1
USO
2
                            68
Ferrari 312T2 Ferrari 3.0 B12       SPA
2
BEL
1
MON
1
SVE
3
FRA
Rit
GBR
1
GER
Rit
AUT
INF
OLA
INF
ITA
4
CAN
8
USA
3
GIA
Rit
 
1977 Scuderia Ferrari Ferrari 312T2 Ferrari 3.0 B12 ARG
Rit
BRA
3
SAF
1
USO
2
SPA
NP
MON
2
BEL
2
SVE
Rit
FRA
5
GBR
2
GER
1
AUT
2
OLA
1
ITA
2
USA
4
CAN GIA 72
1978 Parmalat Racing Team Brabham BT45C Alfa Romeo 3.0 B12 ARG
2
BRA
3
                              44
Brabham BT46 Alfa Romeo 3.0 B12     SAF
Rit
USO
Rit
MON
2
BEL
Rit
SPA
Rit
  FRA
Rit
GBR
2
GER
Rit
AUT
Rit
OLA
3
ITA
1
USA
Rit
CAN
Rit
 
Brabham BT46B Alfa Romeo 3.0 B12               SVE
1
                 
1979 Parmalat Racing Team Brabham BT48 Alfa Romeo V12 ARG
Rit
BRA
Rit
SAF
6
USO
Rit
SPA
Rit
BEL
Rit
MON
Rit
FRA
Rit
GBR
Rit
GER
Rit
AUT
Rit
OLA
Rit
ITA
4
        20° 4
Brabham BT49 Ford Cosworth DFV 3.0 V8                           CAN
WD
USA    
1982 Marlboro McLaren International McLaren MP4B Ford Cosworth DFV 3.0 V8 SAF
4
BRA
Rit
USO
1
SMR
 
BEL
SQ
MON
Rit
USE
Rit
CAN
Rit
OLA
4
GBR
1
FRA
8
GER
NP
AUT
5
SVI
3
ITA
Rit
LVS
Rit
  30
1983 Marlboro McLaren International McLaren MP4/1C Ford Cosworth DFV 3.0 V8 BRA
3
USO
2
FRA
Rit
SMR
Rit
MON
NQ
BEL
Rit
USA
Rit
CAN
Rit
GBR
6
GER
SQ
AUT
6
            10° 12
McLaren MP4/1E TAG V6T                       OLA
Rit
ITA
Rit
EUR
Rit
SAF
11
   
1984 Marlboro McLaren International McLaren MP4/2 TAG V6T BRA
Rit
SAF
1
BEL
Rit
SMR
Rit
FRA
1
MON
Rit
CAN
2
USA
Rit
USO
9
GBR
1
GER
2
AUT
1
OLA
2
ITA
1
EUR
4
POR
2
  72
1985 Marlboro McLaren International McLaren MP4/2B TAG V6T BRA
Rit
POR
Rit
SMR
4
MON
Rit
CAN
Rit
USA
Rit
FRA
Rit
GBR
Rit
GER
5
AUT
Rit
OLA
1
ITA
Rit
BEL
NP
EUR
INF
SAF
Rit
AUS
Rit
  10° 14

Riconoscimenti

  • BRDC International Trophy nel 1975
  • Sportivo austriaco dell'anno nel 1977
  • Inernational Racing Driver Aword nel 1984
  • Inserito nella Internationl Motorsport Hall of Fame nel 1993
  • Premio Marca nel 2000

Curiosità

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  Dati Carlos Alberto Reutemann

Nazionalità

Argentina

Data di Nascita

12 Aprile 1942

Luogo di nascita

Santa Fe (Argentina)

Stagioni

11 del 1972 al 1982 (1976-1977-1978 Ferrari)

GP disputati

146

Gran premi vinti

12

Podi

45

Pole position

6

Giri velosi

6

Migliore risultato mondiale

2° (1981 Albilad Williams Racing Team)

Profilo:

E' un ex pilota automobilistico argentino, che corse in Formula 1 e attualmente è un politico militante del partito di centrosinistra Fronte per la Vittoria. In tutto nella sua carriera ha vinto 12 Gran Premi F1.

Formula 1

Debuttò in Formula 1 nel Gran Premio d'Argentina del 1972 al volante di una Brabham Bt 34 Ford. In prova ottenne la pole position, ma in gara dovette accontentarsi di un settimo posto finale. Con la Brabham corse fino al 1976 ottenendo le sua prima vittoria nel Gran Premio del Sud Africa del 1974 e altre tre negli anni successivi.

1989 l'arrivo alla ferrari

Ferrari 312t2

Nel finale del 1976 abbandonò la casa inglese e disputò il Gran Premio d'Italia al volante della Ferrari, che stava cercando un nuovo pilota di grido per sostituire Niki Lauda, ritenuto non più all'altezza della squadra di Maranello dopo il grave incidente occorsogli in Germania qualche mese prima.

Nel 1977 Reutemann doveva quindi essere il pilota di punta, vinse subito in Brasile ma poi si perse in mille difficoltà e il titolo mondiale andò invece al suo compagno di squadra Lauda, dato troppo frettolosamente per finito. Nel 1978 continuò l'avventura con Ferrari e un nuovo compagno di squadra, Gilles Villeneuve. Arrivarono quattro vittorie ma il mondiale fu di Mario Andretti e della sua imbattibile Lotus.

Reutemann per il 1979 decise allora di accasarsi proprio presso la Lotus, ma la squadra non era più quella dell'anno prima e arrivarono solo alcuni podi, ma non il gradino più alto, e niente più. Per il 1980 firmò per la Williams, il suo ruolo era quello di spalla per il compagno Alan Jones destinato a vincere il mondiale. L'argentino riuscì però a togliersi una bella soddisfazione vincendo il Gran Premio di Montecarlo.

Il 1981 fu l'anno cruciale della sua carriera. Sempre al volante della Williams, si ribellò allo status di seconda guida, e in Brasile superò il compagno Alan Jones, ignorando gli ordini dai box e andando a vincere. Il fatto destabilizzò enormemente il team, con i due piloti che divennero nemici e separati in casa. Reutemann grazie ad un'altra vittoria in Belgio e a numerosi piazzamenti si ritrovò in testa al mondiale, lottando strenuamente con il giovane brasiliano Nelson Piquet. Si arrivò all'ultima gara, Gran Premio a Las Vegas con l'argentino in vantaggio di un punto. Durante le prove Carlos realizzò il miglior tempo e partì dalla pole, ma a causa del suo comportamento in Brasile la Williams non lo favorì, e il fatto che Reutemann fosse un pilota caratterialmente molto fragile, non gli consentì di conseguire la vittoria finale. L'argentino, sotto il peso della pressione, non riuscì infatti ad andare a punti mentre Piquet con un quinto posto diventò campione del mondo. Da questa vicenda nasce anche un soprannome che gli viene attribuito: "el Gaucho triste". Infatti la delusione fu molto forte e, ormai demotivato, dopo aver disputato i primi due Gran Premi del 1982, anche a causa della guerra delle Falklands e dei conseguenti problemi che lui, Argentino indesiderato in Inghilterra come altri sportivi, decise di ritirasi per sempre dalla Formula 1 e dedicarsi ai suoi poderi nella pampa argentina.

Si è dato anche alla politica con successo facendosi eleggere governatore della sua provincia. Nel 1995 durante il Gran Premio d'Argentina, la Ferrari gli regalò un giro di pista con una vecchia monoposto, prima della gara, tra l'ovazione degli spettatori presenti.

Vittorie in F1

  • 1974: Sud Africa, Austria, Stati Uniti - Brabham BT44-Cosworth DFV

  • 1975: Germania - Brabham BT 44B

  • 1977: Brasile - Ferrari 312 T2

  • 1978: Brasile - Ferrari 312 T2, Stati Uniti-Ovest, Gran Bretagna, Stati Uniti-Est - Ferrari 312 T3

  • 1980: Monaco - Williams FW07B-Cosworth DFV

  • 1981: Brasile, Belgio - Williams FW07C-Cosworth DFV

Piazzamenti in F1

  • 3° nel 1975 su Brabham-Ford

  • 3° nel 1978 su Ferrari

  • 3° nel 1980 su Williams-Ford

  • 2° nel 1981 su Williams-Ford

Risultati in F1

Anno Squadra Vettura Motore 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 CDM Punti
1972 Motor Racing Developments Brabham BT34 Ford Cosworth DFV 3.0 V8 ARG
7
SAF
Rit
SPA
INF
MON
INF
                          16° 3
Brabham BT37         BEL
13
FRA
12
GBR
8
GER
Rit
AUT
Rit
ITA
Rit
CAN
4
USA
Rit
         
1973 Motor Racing Developments Brabham BT37 Ford Cosworth DFV 3.0 V8 ARG
Rit
BRA
11
SAF
7
                            16
Brabham BT42       SPA
Rit
BEL
Rit
MON
Rit
SVE
4
FRA
3
GBR
6
OLA
Rit
GER
Rit
AUT
4
ITA
6
CAN
8
USA
3
   
1974 Motor Racing Developments Brabham BT44 Ford Cosworth DFV 3.0 V8 ARG
7
BRA
7
SAF
1
SPA
Rit
BEL
Rit
MON
Rit
SVE
Rit
OLA
12
FRA
Rit
GBR
6
GER
3
AUT
1
ITA
Rit
CAN
9
USA
1
    32
1975 Martini Racing Brabham BT44B Ford Cosworth DFV 3.0 V8 ARG
3
BRA
8
SAF
2
SPA
3
MON
9
BEL
3
SVE
2
OLA
4
FRA
14
GBR
Rit
GER
1
AUT
14
ITA
4
USA
Rit
      37
1976 Martini Racing Brabham BT45 Alfa Romeo 3.0 B12 BRA
12
SAF
Rit
USO
Rit
SPA
4
BEL
Rit
MON
Rit
SVE
Rit
FRA
11
GBR
Rit
GER
Rit
AUT
Rit
OLA
Rit
          16° 3
Scuderia Ferrari Ferrari 312T Ferrari 3.0 B12                         ITA
9
CAN
 
USA
 
GIA
 
 
1977 Scuderia Ferrari Ferrari 312T2 Ferrari 3.0 B12 ARG
3
BRA
1
SAF
8
USO
Rit
SPA
2
MON
3
BEL
Rit
SVE
3
FRA
6
GBR
15
GER
4
AUT
4
OLA
6
ITA
Rit
USA
6
CAN
Rit
GIA
2
42
1978 Scuderia Ferrari Ferrari 312T2 Ferrari 3.0 B12 ARG
7
BRA
1
                              48
Ferrari 312T3     SAF
Rit
USO
1
MON
8
BEL
3
SPA
Rit
SVE
10
FRA
18
GBR
1
GER
Rit
AUT
Rit
OLA
7
ITA
3
USA
1
CAN
3
 
1979 Martini Racing Team Lotus Lotus 79 Ford Cosworth DFV 3.0 V8 ARG
2
BRA
3
SAF
5
USO
Rit
SPA
2
BEL
4
MON
3
FRA
13
GBR
8
GER
Rit
AUT
Rit
OLA
Rit
ITA
7
CAN
Rit
USA
Rit
    20 (25)
1980 Albilad Williams Racing Team Williams FW07B Ford Cosworth DFV 3.0 V8 ARG
Rit
BRA
Rit
SAF
5
USO
Rit
BEL
3
MON
1
FRA
6
GBR
3
GER
2
AUT
3
OLA
4
ITA
3
CAN
2
USA
2
      42 (49)
1981 Albilad Williams Racing Team Williams FW07C Ford Cosworth DFV 3.0 V8 USO
2
BRA
1
ARG
2
SMR
3
BEL
1
MON
Rit
SPA
4
FRA
10
GBR
2
GER
Rit
AUT
5
OLA
Rit
ITA
3
CAN
10
LVS
8
    49
1982 TAG Williams Racing Team Williams FW07C Ford Cosworth DFV 3.0 V8 SAF
2
BRA
Rit
USO
 
SMR
 
BEL
 
MON
 
USE
 
CAN
 
OLA
 
GBR
 
FRA
 
GER
 
AUT
 
SVI
 
ITA
 
LVS
 
  15° 6

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